“Abbronzatissima / sotto i raggi del sole, / come è bello sognare, / abbracciato con te.”
Non appena inizia l’estate non vediamo l’ora di abbronzarci “sotto i raggi del sole”, come la strofa di questa famosissima canzone che tutti noi abbiamo cantato almeno una volta nella vita.
Ma cos’è l’abbronzatura?
Il merito dell’abbronzatura va alla melanina, il pigmento che viene prodotto quando siamo colpiti dai raggi solari.
Animazione su meccanismi d’azione ed importanza dell’abbronzatura
1. I raggi Uv
I raggi del sole, quando raggiungono la terra, contengono due tipi di radiazioni ultraviolette (Uv): per il 95% sono UvA e solo una piccola parte, il 5%, sono UvB. La loro principale differenza risiede nella diversa capacità di penetrazione della cute:- I raggi UvB colpiscono lo strato superiore dell’epidermide creando rossori e scottature. Sono i raggi responsabili dell’abbronzatura;
- I raggi UvA penetrano maggiormente raggiungendo gli stati più profondi della pelle.

Capacità dei raggi Uv di raggiungere i diversi strati della pelle
Parte dell’energia dei raggi UV viene assorbita dagli strati più superficiali della nostra pelle, mentre quella rimanente passa agli strati sottostanti incontrando i melanociti, cellule specializzate nel produrre la cosiddetta melanina.
2. La melanina
La melanina è un pigmento fondamentale per l’equilibrio della nostra pelle: oltre a darle il colore è in grado di assorbire i raggi Uv proteggendo la pelle dalla sua ‘energia.
I melanociti, cellule presenti a livello dello strato basale dell’epidermide, quando stimolati dai raggi UV, incrementano la sintesi di melanina che viene rilasciata e trasferita ai cheratinociti, cellule residenti negli strati più superficiali della pelle, conferendole una colorazione scura: l’effetto abbronzatura.
Esistono due forme di melanina:
- Eumelanina o “melanina scura”: presente in percentuale maggiore nelle persone di carnagione scura e più abile a schermare dai raggi Uv:
- Feomelanina o “melanina rossa”: caratterizza le persone con i capelli rossi
I biondi producono invece eumelanina e feomelanina in egual misura.
La differenza nella produzione di eu- o feo-melanina determina come ciascun individuo reagisce all’esposizione ai raggi UV, prevedendo quindi il tipo di abbronzatura che otterrà: le persone bionde, con una carnagione lattea si scottano facilmente e si abbronzano con estrema difficoltà, mentre le persone con carnagione scura producendo l’eumenalina in quantità maggiore si scottano raramente e si abbronzano facilmente.
La produzione di melanina e l’effetto abbronzatura che ne deriva è quindi un meccanismo di difesa messo in atto dalla pelle per proteggersi dai danni indotti dai raggi Uv: la melanina prodotta dai melanociti e poi assorbita dai cheratinociti, si dispone intorno al loro nucleo creando una sorta di “mantello” che scherma il DNA dai raggi Uv.

La melanina: uno scudo per il nostro DNA nei confronti dei raggi Uv
3. Effetti tossici dei raggi Uv
La melanina prodotta dalle nostre cellule può non bastare in caso di eccessiva esposizione ai raggi Uv. A lungo andare, con i seguenti potenziali effetti tossici:
- Perdita di Elasticità della pelle, degenerando elastina e collagene, due proteine strutturali fondamentali per questo tessuto.
- Danno al DNA: i raggi Uv modificano il DNA delle nostre cellule formando legami anomali tra i nucleotidi che lo compongono . Se non correttamente riparate dalle cellule, queste alterazioni possono indurre la comparsa di mutazioni tumorali.
4. I tumori della pelle
Sono diverse le tipologie di tumori a carico della nostra pelle:
- carcinomi basocellulari e spinocellulari, dovuti a mutazioni del DNA a carico dei cheratinociti;
- melanomi, dovuti a mutazioni a carico dei melanociti.
Il melanoma è la forma più grave dei tumori della pelle poiché può dar luogo con maggior frequenza a metastasi, forme tumorali in grado di invadere gli altri organi e quindi letali.
Secondo un articolo pubblicato sull’International Journal of Cancer1, il 91 % di tutti i melanomi negli Stati Uniti sono collegati ai raggi Uv, principalmente da esposizione solare e sarebbero quindi prevenibili proteggendo la pelle in modo adeguato.

Melanoma maligno marcato per biopsia
La pelle è il nostro vestito più importante, con una superficie pari a circa 2 metri quadrati, ma anche quello più delicato e a rischio e pertanto va preservata, soprattutto in estate.
Concludiamo quindi con due semplici consigli per abbronzarsi senza rischi:
- Non abbiate fretta – date il tempo necessario ai vostri melanociti di produrre la melanina e di abbronzarvi senza sovraesporvi al Sole;
- Proteggete la vostra pelle scegliendo una buona crema solare ed evitando un’esposizione nelle ore più calde.
Buone vacanze!
Miriana Povolo, redazione scientifica @Nabu Creative Studio
- Cutaneous melanomas attributable to ultraviolet radiation exposure by state. International Journal of Cancer. 2020