
R&D – realtà digitali
L’interazione dell’Uomo con una realtà digitale, parallela a quella fisica, con funzionalità nuove: quello che fino a pochi anni fa sembrava soltanto un’intrigante sogno della fantascienza, si rivela oggi un’opportunità concreta.
Grazie all’avanzamento tecnologico degli ultimi vent’anni abbiamo adesso a disposizione diverse opzioni digitali1 appartenenti alle tre seguenti categorie:
- Realtà aumentata: fornire alla realtà fisica che ci circonda un ulteriore livello di informatività tramite l’aggiunta di elementi digitali visualizzabili con smartphones e visori;
- Realtà virtuale: immergersi, navigare ed interagire in una realtà digitale del tutto distaccata da quella fisica, vivendo tramite un visore una vera e propria esperienza multisensoriale;
- Realtà mista: muoversi ed interagire contemporaneamente con la realtà fisica e la realtà digitale, anche quando non correlate tra loro.
Note al grande pubblico principalmente per l’impatto sul mondo dei videogiochi (si pensi alla celebre applicazione in realtà aumentata Pokémon Go), le realtà digitali cominciano a rivelarsi valide risorse anche per l’universo tecnico-scientifico, con svariate applicazioni in ambiti quali:
- Sanità: facilitare gli interventi chirurgici tramite dispositivi che ricostruendo in 3D il sito anatomico di interesse forniscano in tempo reale all’operatore informazioni non acquisibili con una semplice telecamera2;
- Istruzione: coinvolgere gli allievi immergendoli in realtà virtuali in cui visualizzino in 3D l’oggetto scientifico da studiare dalle sue diverse angolature. Smontando, ricostruendo e manipolando la ricostruzione 3D in modo da esercitare il pensiero logico e creativo e quindi comprendere la materia in profondità3;
- Ricerca scientifica: facilitare l’analisi e la comprensione di fenomeni scientifici complessi tramite ricostruzioni 3D modificabili dal ricercatore4
Virtual reality5
Realtà aumentata, Realtà virtuale e Realtà mista sono oggi materiali concreti, ma data la giovane età spesso ancora grezzi, da ottimizzare in aspetti quali:
- Accessibilità: i visori neccessari sono ad oggi costosi e quindi difficilmente sostenibili per il grande pubblico;
- Accuratezza nella ricostruzione dell’oggetto scientifico da parte del 3D;
- Capacità di immersione multisensoriale, non soltanto visiva, ma anche sonora e propriocettiva;
- Effettiva interazione con la ricostruzione 3D e con altri utenti che partecipano alla medesima esperienza.
Nabu Creative Studio, con il suo team variegato di scienziati, programmatori, graphic designers ed in collaborazione con partner esterni di potenziale interesse si propone nel prossimo futuro di lavorare in queste direzioni e creare un flusso sempre più continuo e proficuo tra realtà fisica e realtà digitale.
- Demystifying the Virtual Reality Landscape. Intel
- Augmented Reality and Virtual Reality. Pmf Research.
- Virtual reality and augmented reality in social learning spaces: a literature review. Virtual Reality. Doi: 10.1007/s10055-020-00444-8
- Social science goes virtual. Nature. DOI: 10.1038/448647a
- Virtual reality. Designed by macrovector / Freepik.